Progetti straordinari per i quali è possibile candidarsi

E' stato pubblicato il bando di Servizio Civile Nazionale Straordinario.

Nelle schede qui sotto potete consultare le sintesi dei nostri progetti.
Vi invitiamo a partecipare agli incontri informativi che abbiamo organizzato.

Bando di Servizio Civile Nazionale Straordinario 2016

E’ stato pubblicato il bando di selezione ed è possibile far domanda di Servizio Civile Nazionale.

Incontri informativi per aspiranti volontari:

E’ nostra attenzione incontrare chi è interessato ad avere maggiori informazioni sul Servizio Civile, sui nostri progetti, sulle sedi in cui è possibile svolgere questa esperienza e sull’iter per diventare un giovane in Servizio Civile.

Abbiamo organizzato degli incontri informativi nelle seguenti date:

lunedì 4 aprile – dalle 10.00 alle 13.00

venerdì 8 aprile – dalle ore 14.30 alle 17.00

mercoledì 13 aprile – dalle ore 10.00 alle 13.00

venerdì 15 aprile – dalle 10.00 alle 13.00

presso la sede del Consorzio Veneto Insieme:

Via G. Pullè, 21 – 35136 PADOVA

Puoi iscriverti ad uno degli incontri compilando il seguente modulo:

    Il tuo nome (richiesto)

    La tua email (richiesto)

    Seleziona la data dell'incontro a cui vuoi partecipare:

     

    Per ulteriori informazioni:

    GOBBI LORENA
    Cell. 320 3886240
    VENETO INSIEME – Soc. Coop. Soc. Consortile
    Via Pullè, 21 – 35136 PADOVA
    Telefono: 049 8901212 Fax: 049 8909665
    mail: scn@venetoinsieme.it

     


    Il Consorzio Veneto Insieme collabora anche con altri Enti per la promozione del Servizio Civile. Potete consultare i loro siti per conoscere i diversi progetti disponibili.

     

     

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    Titolo del progetto: Interventi di rete

    Ambito/Settore di intervento: A06 – ASSISTENZA DISABILI

    Sintesi del progetto

    Il presente progetto, si realizza in Centri Diurni (CD) dell’Azienda ULSS n. 16 di Padova, a favore quindi di quelle persone con disabilità medio-grave che, avendo terminato il percorso formativo nell’ambito scolastico e non potendo essere inserite in un percorso per l’acquisizione di un ruolo lavorativo, necessitano di percorsi socio-assistenziali, rimanendo nel proprio contesto familiare o in strutture protette.

    Il progetto pone come prioritaria l’individuazione di risposte verso quei problemi che coinvolgono le persone disabili e i loro familiari, legati alla loro inclusione sociale, al loro invecchiamento, alla riduzione dei nuclei familiari e ai forti pregiudizi nei confronti della disabilità.
    Con riferimento all’area della disabilità adulta, le problematiche emergenti si possono sintetizzare in questi punti:

    • il processo di invecchiamento delle persone con disabilità comporta un aggravamento delle loro condizioni, un deterioramento delle funzioni intellettive;
    • i nuclei familiari, ristretti e composti da persone anziane, sono in difficoltà nel sostenere i gravi carichi che l’assistenza al proprio congiunto disabile comporta.
    • le richieste di inserimento di persone con disabilità in strutture residenziali saranno destinate ad aumentare; ciò è ulteriormente avvalorato se si pensa che, in base alla speranza di vita media, si può stimare che circa il 50 per cento delle persone con disabilità che vivono in famiglia con il ruolo di figli, saranno costretti a vivere senza i genitori per un periodo che può arrivare fino a venti anni!

    Da queste problematiche, scaturiscono i seguenti bisogni, sui quali il presente progetto intende intervenire:

    • le persone disabili che frequentano i Centri Diurni, in età superiore ai 40 anni manifestano un bisogno di maggiori interventi individuali che stimolino la conservazione delle autonomie personali raggiunte, e di vivere maggiori occasioni di scambio, di comunicazione, di relazioni sociali, anche nel tempo libero. Il rischio infatti di perdere le competenze acquisite aumenta con l’aumentare dell’età come pure aumenta il rischio di una chiusura nei confronti del mondo esterno, di una sempre minore iniziativa verso gli altri e scarsa reattività agli stimoli esterni. Per queste persone è inoltre importante coltivare le relazioni con il proprio territorio di appartenenza, frequentando anche persone diverse da quelle abitualmente frequentate all’interno del centro diurno. A questo proposito sono un’importante risorsa le associazioni di volontariato, le associazioni culturali, le associazioni sportive che mettono a disposizione delle persone disabili una ricca offerta di opportunità di inclusione sociale.
    • per le persone disabili, in età superiore ai 40 anni, che frequentano i Centri diurni e che vivono in famiglia emerge anche il bisogno di fare delle esperienze in ambienti diversi dalla propria famiglia per vivere in modo non traumatico il momento in cui dovranno affrontare il passaggio in una struttura residenziale.
    • i familiari, spesso soli e anziani, che vivono con una persona disabile, manifestano il bisogno di essere sostenuti nell’assistenza dei propri figli, fintantoché sono in grado di tenerli in famiglia. Vivono con angoscia il momento in cui non saranno più in grado di prendersi cura di loro e tendono a trattenerli in casa e ad accudirli finché ne hanno la forza e la possibilità. Hanno quindi bisogno di essere accompagnati nel momento in cui sarà necessario ricorrere a soluzioni di residenzialità, per vivere serenamente questo difficile passaggio
    • un ulteriore bisogno da parte delle persone disabili e delle loro famiglie, è quello di vivere in una società più informata e quindi più accogliente, più solidale, nella quale le differenze, da barriere, possano diventare ricchezze.

    E’ con queste finalità che il progetto Interventi di rete intende sostenere i Centri Diurni gestiti dalle Cooperative aderenti al progetto stesso.
    Nello specifico le sedi coinvolte nell’attuazione del progetto sono:

    N. Denominazione Sede di attuazione del progetto e Servizi Volontari assegnati Referente Sito
    1 GERMOGLIO SOC. COOP. SOC. (Centro Diurno)
    Via Bassa, 1 – 35020 Arzergrande (PD)
    1 Lara Ferron www.germoglioweb.it
    2 IL GIRASOLE SOC. COOP. SOC. (Centro Diurno)

    Via Friuli 1/A – 35030 Selvazzano Dentro (PD)

    1 Cristian Soldera www.girasoleselvazzano.it
    3 POLIS NOVA SOC. COOP. SOC. (Centro Diurno Disabilità)
    Via Due Palazzi, 16 – 35136 Padova
    4 Lisa Pellegrini www.gruppopolis.it
    4 SOLARIS SOC. COOP. SOC. (Centro Diurno “La Tenda”)
    Via Diocleziana, 4 – 35036 Montegrotto Terme (PD)
    1 Paola Bagagiolo www.coop-solaris.it
    5 SOLARIS SOC. COOP. SOC. (Centro Diurno “Il Nodo”)
    Via G. Mameli, 7 – 35020 Albignasego (PD)
    1 Elisabetta Pantano www.coop-solaris.it
    6 MAGNOLIA SOC. COOP. SOC. (Centro Diurno “Verde”)
    Via G. di Vittorio, 6 – 35028 Piove di Sacco (PD)
    1 Laura Mobili www.coopmagnolia.it
      TOTALE VOLONTARI 9    

    Titolo del progetto: Legami verso l’inclusione

    Ambito/Settore di intervento A06 – ASSISTENZA DISABILI

    Sintesi del progetto

    L’area d’intervento si riferisce all’assistenza alle persone disabili adulte, in particolare a persone con disabilità mentale medio-grave in età giovane/adulta dai 18 ai 65 anni, che hanno adempiuto all’obbligo scolastico e che sono inserite in strutture socio-educative (Centri Diurni) e residenziali (Comunità Alloggio). Il contesto territoriale è quello dei comuni afferenti all’Azienda ULSS n. 15 di Cittadella-Camposampiero (PD) detta Alta-Padovana. Il progetto “legami verso l’inclusione” mira a sostenere e potenziare le attività dei centri diurni e delle comunità alloggio come risposta alle criticità legate all’innalzamento dell’età delle persone disabili e delle loro famiglie e al passaggio alla residenzialità. Sono sempre di più le persone con handicap che vivono con genitori di cui l’età è al di sopra dei 65 anni, o vivono con un genitore solo o, ancora, con altri familiari. Non sempre questi contesti sono in grado di sostenere le esigenze quotidiane della persona disabile. Bisogni che non sono solo assistenziali ma anche educativi, sociali, di relazione con gli altri. Questo tipo di situazioni stanno aumentando nel territorio dell’Azienda Ulss n. 15 dell’Alta Padovana e la risposta più adeguata è sicuramente un sostegno alle attività dei centri diurni in grado di garantire il benessere globale del disabile senza allontanarlo dal proprio luogo di origine, mantenendo quei legami affettivi e sociali che si sono creati nel tempo e che fanno parte della sua storia. Aiutarlo nel mantenere e coltivare le proprie autonomie e sostenere il familiare di riferimento contribuisce a procrastinare o addirittura ad eliminare l’eventualità di una sua istituzionalizzazione. La realizzazione del progetto permetterà alle persone con disabilità medio-grave di mantenere la propria dignità di persona adulta in grado di rispondere in maniera attiva ai bisogni della propria esistenza, costituendo anche un punto di riferimento per la famiglia.

    Infatti, la famiglia e le reti relazionali significative continueranno a ricoprire un ruolo centrale nella vita della persona disabile, nei suoi spazi e con i suoi legami di sempre, pur con notevoli tempi di “sollievo”. La famiglia ritrova, dunque, nella serenità del sostegno, il ruolo educativo ed affettivo che le compete, di presenza e punto di riferimento. Inoltre, il progetto interverrà anche nel contesto territoriale creando delle occasioni e opportunità per rendere accessibile il territorio all’utente, promuovendo una cultura di accoglienza, senza pregiudizio o paura, nei confronti delle problematiche delle persone disabili adulte e delle loro famiglie.

    E’ con queste finalità che il progetto Legami verso l’inclusione intende sostenere i Centri Diurni gestiti dalle Cooperative aderenti al progetto stesso
    Nello specifico le sedi coinvolte nell’attuazione del progetto sono:

    N. Denominazione Sede di attuazione del progetto e Servizi Volontari assegnati Referente Sito
    1 COOP. SOC. FRATRES SOC. COOP.
    (Centro Diurno Galliera Veneta)

    Via Roma, 190 – 35015 Galliera Veneta (PD)

    1 Claudia Birollo www.facebook.com/cooperativasociale.fratres
    2 COOP. SOC. FRATRES SOC. COOOP.
    (Centro Diurno Campo S.Martino)
    Via Forese, 32 – 35010 Campo San Martino (PD)
    1 Laura Maria Bertollo www.facebook.com/cooperativasociale.fratres
    3 FRATRES FONTANIVA SOC. COOP. SOC.
    (Centro Diurno)
    Via delle Querce, 3 – 35014 Fontaniva (PD)
    1 Giorgio Zanchetta www.fratresfontaniva.it
    4 IL PORTICO SOC. COOP. SOC.
    (Comunità Alloggio “Il Biancospino”)

    Via Torino, 8 – 35010 Taggí di Sotto (PD)

    1 Stefano Michelon www.gruppopolis.it
      TOTALE VOLONTARI 4    
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    Titolo del progetto: Sguardi di relazione

    Ambito/Settore di intervento: A12 – ASSISTENZA DISAGIO ADULTO

    Sintesi del progetto

    Il percorso della vita sottopone ognuno di noi, soprattutto in questo ultimo periodo, a molteplici difficoltà. Non tutti davanti ai possibili problemi reagiamo allo stesso modo. Essi ci richiedono continuamente uno sforzo di riadattamento alla nuova situazione che può portarci ad una situazione di benessere ed equilibrio o in caso negativo, a condizione di disagio, a volte anche molto profondo. Nel calibrare sofferenza e reazione alle difficoltà molte persone, soprattutto le più fragili, incorrono in pesanti distonie che portano a sviluppare dei veri e propri disturbi mentali. Inoltre, spesso, in questi individui un’intensa sofferenza psichica protratta nel tempo, va ad incidere su tutti gli aspetti del vivere quotidiano, favorendo l’insorgenza di molteplici altre problematiche: mancanza di lavoro e di relazioni significative, dipendenze, sofferenze legate alla malattia stessa.

    Le persone affette da disturbi psicologici vengono trascurate e addirittura discriminate molto più spesso di quanto si pensi: in moltissimi casi loro stesse evitano di chiedere aiuto (rinunciando alle visite e alle terapie più opportune) per paura: paura delle persone che li circondano, paura del loro giudizio, paura di una reazione negativa da parte di tutta la comunità sociale. Altri soggetti invece dopo aver accettato e superato un percorso di cura e riabilitazione non riescono comunque a recuperare i propri ruoli sociali e ad integrarsi nuovamente nella comunità in quanto trovano un contesto di accoglienza (famiglia, scuola, azienda, famiglia, vicinato,….) legato a pregiudizi, luoghi comuni, stereotipi.

    Ancora oggi il “malato di mente” è rappresentato incredibilmente come una persona che, vivendo un profondo disagio, non ha in sé le risorse necessarie per superarlo e ritornare a vivere. Gli viene dunque negata la condizione di soggetto di diritto. Inoltre in questo ultimo periodo stanno, sempre di più, emergendo situazioni legate alla grave marginalità sociale, in particolare sta aumentando il numero di persone senza fissa dimora che manifestano un disagio esistenziale spesso accompagnato da disturbi psichiatrici, il cui trattamento risulta indispensabile per la definizione di progetti individualizzati di presa in carico; nel contempo presentano difficoltà nell’accesso ai servizi di salute mentale, limitando la possibilità di proporre adeguati interventi terapeutico-riabilitativi.

    Da qui nasce la necessità di realizzare il progetto “Sguardi di relazione”, nel territorio dell’Azienda ULSS n. 16 di Padova, per sostenere e potenziare le attività dei servizi diurni e residenziali come risposta alle criticità del disagio adulto legate allo stigma concernente la malattia psichiatrica ed alle necessità legate al reinserimento sociale del malato, in vista della restituzione allo stesso del diritto di cittadinanza e di tutte quelle relazioni essenziali al suo benessere e alla sua salute e dunque al miglioramento della sua qualità di vita.

    E’ con queste finalità che il progetto Sguardi di Relazione intende sostenere le strutture semiresidenziali e residenziali gestiti dalle Cooperative aderenti al progetto stesso.
     

    Nello specifico le sedi coinvolte nell’attuazione del progetto sono:

    N. Denominazione Sede di attuazione del progetto e Servizi Volontari assegnati Referente Sito
    1 Il Girasole Soc. Coop. Soc
    (Comunità alloggio)
    Via Friuli, 1/A – 35030 Selvazzano Dentro (PD)
    1 Manuel Chinello www.girasoleselvazzano.it
    2 Il Portico Soc. Coop. Soc.
    (Comunità Terapeutica La Meridiana)
    Via Del Bigolo, 46 – 35134 Padova
    1 Giulia Bon www.gruppopolis.it
    3 Il Portico Soc. Coop. Soc.
    (Comunità Alloggio Abitare il Tempo)
    Via Del Bigolo, 100 – 35133 Padova
    1 Orietta Zanon www.gruppopolis.it
    4 Gruppo R Soc. Coop. Soc.
    (La Bussola – Centro Diurno per persone senza dimora)
    Via T. Minio, 19 – 35134 Padova
    1 Annarita Corrado www.gruppopolis.it
    5 Polis Nova Soc. Coop. Soc.
    (Centro Riabilitativo Diurno – Psichiatria)
    Via Pontevigodarzere, 50 – 35134 Padova
    1 Andrea Lago www.gruppopolis.it
      TOTALE VOLONTARI 5    
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    Titolo del progetto: Educhiamo alla natura

    Ambito/Settore di intervento: E10 – EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE; INTERVENTI DI ANIMAZIONE NEL TERRITORIO

    Sintesi del progetto

    Il progetto EduchiAmo alla natura ruota intorno alla natura e all’ambiente come risorsa e ricchezza per l’uomo. Il territorio va considerato come qualcosa di più di un’area geografica, ovvero è l’insieme dell’ambiente e delle persone che ci vivono, delle loro attività, adattate alle caratteristiche proprie del luogo, è il risultato di un’interazione che oggi più che mai è importante andare a stimolare e mantenere. Il progetto si basa proprio sulla stretta relazione tra uomo e ambiente naturale, andando a coinvolgere entrambe le direzioni di questo rapporto. I minori oggi stanno sempre più perdendo il contatto con la Natura, il gioco in essa e la scoperta, autonoma o accompagnati dagli adulti, del loro territorio.

    I ritmi di vita degli adulti – dei genitori – la difficile congiuntura economica del momento, l’organizzazione delle città e della società in generale, sono fattori che portano i minori a spendere una parte molto significativa del loro tempo nelle loro abitazioni, spesso soli, ancor più spesso davanti alla televisione o a video-giochi.

    Insieme al contatto con la Natura, va perdendosi anche la capacità di intraprendere relazioni, di stringere legami spontanei con gli altri minori coetanei e non. Il tempo dei più piccoli è tutto strutturato e organizzato e nel tempo libero si trovano, appunto, spesso soli. Viene a mancare lo stimolo alla socializzazione che viene dal confronto spontaneo con i pari, che nel passato in molte occasioni avveniva proprio in contesti più o meno naturali, come i giardini, i parchi pubblici, la campagna. Ecco quindi che i legami, con la Natura e con le persone, sono dimensioni che si incrociano e che sono oggi fortemente indebolite nel contesto in cui viviamo.

    Il progetto punta quindi a sviluppare la creazione e interventi di animazione nel territorio, rivolti principalmente ai minori, che puntano a stimolare una cultura di rispetto verso l’ambiente in generale e di una sana socialità, basata sulle relazioni interpersonali e su una equilibrata relazione con la natura. L’ambiente naturale costituisce uno stimolo molto significativo per far vivere a bambini e ragazzi la dimensione del gruppo, in cui si esercita il rispetto delle regole alla base della convivenza e il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente
    Nello specifico la  sede coinvolta nell’attuazione del progetto è:

    N. Denominazione Sede di attuazione del progetto e Servizi Volontari assegnati Referente Sito
    1 COOP. SOC.TERRA DI MEZZO Centro di educazione naturalistica Casa Marina)
    Via Sottovenda, 3 – 35030 Galzignano Terme (PD)
    2 Francesco Loreggian www.coopterradimezzo.com
      TOTALE VOLONTARI 2    
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    Titolo del progetto: Centro anch’io

    Ambito/Settore di intervento: A02 – ASSISTENZA MINORI

    Sintesi del progetto

    L’area d’intervento del progetto si riferisce all’assistenza di bambini e adolescenti (dai 10 ai 18 anni) che per ragioni legate alla multiproblematicità della loro condizione familiare vivono fuori dal contesto familiare in strutture di accoglienza residenziali e/o diurne. Il contesto territoriale è quello della Azienda ULSS n.15 Alta Padovana (PD), Azienda ULSS n.6 Vicenza Est (VI), Azienda ULSS n.3 Bassano del Grappa (VI), Azienda ULSS n.8 Asolo (TV).

    Il progetto Centro Anch’io mira a lavorare due livelli:
    – sui minori allontanati dalle famiglie d’origine: garantendo processi di accoglienza in grado di creare relazioni che possano far crescere le persone che le vivono, un contesto di vita in grado di preservare la normalità della quotidianità, dando ai ragazzi le stesse opportunità dei loro coetanei, sostenendo le famiglie d’origine per permettere, ove possibile, il rientro dei figli a casa;
    – sulla comunità locale: per sviluppare un contesto comunitario solidale e accogliente in grado di accettare la diversità di questi ragazzi ma soprattutto in grado di integrarli e sostenerli in un momento già particolarmente difficile della loro vita, per sviluppare azioni di prevenzione primaria finalizzate a favorire l’integrazione scolastica e sociale dei bambini stranieri e dei ragazzi che vivono situazioni di disagio.
    Il contesto territoriale di riferimento (A. Ulss n. 15, n. 3, n. 8 e n. 6 Vicenza est) è caratterizzato da un aumento di allontanamenti dalla famiglia d’origine. Dal 2009 al 2011 si registra un aumento di 32 unità pari ad un aumento percentuale del 7,8%. Questo dato conferma come i fattori di rischio (separazioni, disoccupazione, difficoltà di integrazione, assenza di reti sociali) contribuiscono alla fragilità della famiglia e evidenzia il bisogno di servizi in grado di favorire la crescita dei minori attraverso forme “familiari di accudimento”.
    Inoltre, l’aumento consistente della presenza di bambini e ragazzi stranieri accolti nelle comunità residenziali evidenziano la necessità di servizi flessibili, in grado di attuare percorsi educativi che tengano conto della peculiarità dei minori stranieri.
    La realizzazione del progetto Centro Anch’io, interviene in modo mirato e diretto sulla qualità della vita dei minori inseriti nella comunità educativa residenziale Sichem e nella comunità educativa diurna Samuele producendo dei cambiamenti a livello personale e sociale. Infatti i minori destinatari grazie a una serie di attività socio-educative potranno incrementare la loro autostima ed essere sostenuti nella costruzione dell’identità personale attraverso percorsi individualizzati che tengano conto dell’età, del genere e della nazionalità per poter diventare adulti sereni e integrati nella società.
    Sono destinatari del progetto anche le famiglie dei minori inseriti nella Comunità educativa diurna Samuele e nella Comunità educativa residenziale Sichem in quanto, grazie alle attività loro proposte, hanno la possibilità di sentirsi sostenute e supportate nell’educazione quotidiana dei propri figli al fine di incrementare le loro competenze educative e creare un contesto familiare idoneo al rientro del minore in famiglia.

    Il progetto Centro Anch’io si pone anche lo scopo di promuovere una cultura della solidarietà e dell’integrazione degli stranieri all’interno del tessuto sociale e di prevenire condizioni di disagio dei minori stranieri, prevenendo così l’aumento degli inserimenti nei servizi diurni e residenziali.
    Nello specifico le sedi coinvolte nell’attuazione del progetto sono:

    N. Denominazione Sede di attuazione del progetto e Servizi Volontari assegnati Referente Sito
    1 CAROVANA Soc. Coop. Sociale (Comunità Samuele)
    Via Roma, 255 – 35015 Galliera Veneta (PD)
    1 Diana Chervatin
    www.cooperativasocialecarovana.it
    2 CAROVANA Soc. Coop. Sociale (Comunità Sichem)
    Via Monte Pelmo, 3/A – 35018 S.Martino di Lupari (PD)
    1 Flavio Benetton
    www.cooperativasocialecarovana.it
      TOTALE VOLONTARI 2    
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