E’ stato pubblicato il bando di selezione ed è possibile far domanda di Servizio Civile Nazionale.
Per ulteriori informazioni:
GOBBI LORENA
Cell. 320 3886240
VENETO INSIEME – Soc. Coop. Soc. Consortile
Via Pullè, 21 – 35136 PADOVA
Telefono: 049 8901212 Fax: 049 8909665
mail: scn@venetoinsieme.it
Il Consorzio Veneto Insieme collabora anche con altri Enti per la promozione del Servizio Civile. Potete consultare i loro siti per conoscere i diversi progetti disponibili.
Titolo del progetto: Interventi di rete
Ambito/Settore di intervento: A06 – ASSISTENZA DISABILI
Sintesi del progetto
Il presente progetto, si realizza in Centri Diurni (CD) dell’Azienda ULSS n. 16 di Padova, a favore quindi di quelle persone con disabilità medio-grave che, avendo terminato il percorso formativo nell’ambito scolastico e non potendo essere inserite in un percorso per l’acquisizione di un ruolo lavorativo, necessitano di percorsi socio-assistenziali, rimanendo nel proprio contesto familiare o in strutture protette.
Il progetto pone come prioritaria l’individuazione di risposte verso quei problemi che coinvolgono le persone disabili e i loro familiari, legati alla loro inclusione sociale, al loro invecchiamento, alla riduzione dei nuclei familiari e ai forti pregiudizi nei confronti della disabilità.
Con riferimento all’area della disabilità adulta, le problematiche emergenti si possono sintetizzare in questi punti:
Da queste problematiche, scaturiscono i seguenti bisogni, sui quali il presente progetto intende intervenire:
E’ con queste finalità che il progetto Interventi di rete intende sostenere i Centri Diurni gestiti dalle Cooperative aderenti al progetto stesso.
Nello specifico le sedi coinvolte nell’attuazione del progetto sono:
N. | Denominazione Sede di attuazione del progetto e Servizi | Volontari assegnati | Referente | Sito |
1 | GERMOGLIO SOC. COOP. SOC. (Centro Diurno) Via Bassa, 1 – 35020 Arzergrande (PD) |
1 | Lara Ferron | www.germoglioweb.it |
2 | IL GIRASOLE SOC. COOP. SOC. (Centro Diurno)
Via Friuli 1/A – 35030 Selvazzano Dentro (PD) |
1 | Cristian Soldera | www.girasoleselvazzano.it |
3 | POLIS NOVA SOC. COOP. SOC. (Centro Diurno Disabilità) Via Due Palazzi, 16 – 35136 Padova |
4 | Lisa Pellegrini | www.gruppopolis.it |
4 | SOLARIS SOC. COOP. SOC. (Centro Diurno “La Tenda”) Via Diocleziana, 4 – 35036 Montegrotto Terme (PD) |
1 | Paola Bagagiolo | www.coop-solaris.it |
5 | SOLARIS SOC. COOP. SOC. (Centro Diurno “Il Nodo”) Via G. Mameli, 7 – 35020 Albignasego (PD) |
1 | Elisabetta Pantano | www.coop-solaris.it |
6 | MAGNOLIA SOC. COOP. SOC. (Centro Diurno “Verde”) Via G. di Vittorio, 6 – 35028 Piove di Sacco (PD) |
1 | Laura Mobili | www.coopmagnolia.it |
TOTALE VOLONTARI | 9 |
Titolo del progetto: Legami verso l’inclusione
Ambito/Settore di intervento A06 – ASSISTENZA DISABILI
Sintesi del progetto
L’area d’intervento si riferisce all’assistenza alle persone disabili adulte, in particolare a persone con disabilità mentale medio-grave in età giovane/adulta dai 18 ai 65 anni, che hanno adempiuto all’obbligo scolastico e che sono inserite in strutture socio-educative (Centri Diurni) e residenziali (Comunità Alloggio). Il contesto territoriale è quello dei comuni afferenti all’Azienda ULSS n. 15 di Cittadella-Camposampiero (PD) detta Alta-Padovana. Il progetto “legami verso l’inclusione” mira a sostenere e potenziare le attività dei centri diurni e delle comunità alloggio come risposta alle criticità legate all’innalzamento dell’età delle persone disabili e delle loro famiglie e al passaggio alla residenzialità. Sono sempre di più le persone con handicap che vivono con genitori di cui l’età è al di sopra dei 65 anni, o vivono con un genitore solo o, ancora, con altri familiari. Non sempre questi contesti sono in grado di sostenere le esigenze quotidiane della persona disabile. Bisogni che non sono solo assistenziali ma anche educativi, sociali, di relazione con gli altri. Questo tipo di situazioni stanno aumentando nel territorio dell’Azienda Ulss n. 15 dell’Alta Padovana e la risposta più adeguata è sicuramente un sostegno alle attività dei centri diurni in grado di garantire il benessere globale del disabile senza allontanarlo dal proprio luogo di origine, mantenendo quei legami affettivi e sociali che si sono creati nel tempo e che fanno parte della sua storia. Aiutarlo nel mantenere e coltivare le proprie autonomie e sostenere il familiare di riferimento contribuisce a procrastinare o addirittura ad eliminare l’eventualità di una sua istituzionalizzazione. La realizzazione del progetto permetterà alle persone con disabilità medio-grave di mantenere la propria dignità di persona adulta in grado di rispondere in maniera attiva ai bisogni della propria esistenza, costituendo anche un punto di riferimento per la famiglia.
Infatti, la famiglia e le reti relazionali significative continueranno a ricoprire un ruolo centrale nella vita della persona disabile, nei suoi spazi e con i suoi legami di sempre, pur con notevoli tempi di “sollievo”. La famiglia ritrova, dunque, nella serenità del sostegno, il ruolo educativo ed affettivo che le compete, di presenza e punto di riferimento. Inoltre, il progetto interverrà anche nel contesto territoriale creando delle occasioni e opportunità per rendere accessibile il territorio all’utente, promuovendo una cultura di accoglienza, senza pregiudizio o paura, nei confronti delle problematiche delle persone disabili adulte e delle loro famiglie.
E’ con queste finalità che il progetto Legami verso l’inclusione intende sostenere i Centri Diurni gestiti dalle Cooperative aderenti al progetto stesso
Nello specifico le sedi coinvolte nell’attuazione del progetto sono:
N. | Denominazione Sede di attuazione del progetto e Servizi | Volontari assegnati | Referente | Sito |
1 | COOP. SOC. FRATRES SOC. COOP. (Centro Diurno Galliera Veneta) Via Roma, 190 – 35015 Galliera Veneta (PD) |
1 | Claudia Birollo | www.facebook.com/cooperativasociale.fratres |
2 | COOP. SOC. FRATRES SOC. COOOP. (Centro Diurno Campo S.Martino) Via Forese, 32 – 35010 Campo San Martino (PD) |
1 | Laura Maria Bertollo | www.facebook.com/cooperativasociale.fratres |
3 | FRATRES FONTANIVA SOC. COOP. SOC. (Centro Diurno) Via delle Querce, 3 – 35014 Fontaniva (PD) |
1 | Giorgio Zanchetta | www.fratresfontaniva.it |
4 | IL PORTICO SOC. COOP. SOC. (Comunità Alloggio “Il Biancospino”) Via Torino, 8 – 35010 Taggí di Sotto (PD) |
1 | Stefano Michelon | www.gruppopolis.it |
TOTALE VOLONTARI | 4 |
Titolo del progetto: Sguardi di relazione
Ambito/Settore di intervento: A12 – ASSISTENZA DISAGIO ADULTO
Sintesi del progetto
Il percorso della vita sottopone ognuno di noi, soprattutto in questo ultimo periodo, a molteplici difficoltà. Non tutti davanti ai possibili problemi reagiamo allo stesso modo. Essi ci richiedono continuamente uno sforzo di riadattamento alla nuova situazione che può portarci ad una situazione di benessere ed equilibrio o in caso negativo, a condizione di disagio, a volte anche molto profondo. Nel calibrare sofferenza e reazione alle difficoltà molte persone, soprattutto le più fragili, incorrono in pesanti distonie che portano a sviluppare dei veri e propri disturbi mentali. Inoltre, spesso, in questi individui un’intensa sofferenza psichica protratta nel tempo, va ad incidere su tutti gli aspetti del vivere quotidiano, favorendo l’insorgenza di molteplici altre problematiche: mancanza di lavoro e di relazioni significative, dipendenze, sofferenze legate alla malattia stessa.
Le persone affette da disturbi psicologici vengono trascurate e addirittura discriminate molto più spesso di quanto si pensi: in moltissimi casi loro stesse evitano di chiedere aiuto (rinunciando alle visite e alle terapie più opportune) per paura: paura delle persone che li circondano, paura del loro giudizio, paura di una reazione negativa da parte di tutta la comunità sociale. Altri soggetti invece dopo aver accettato e superato un percorso di cura e riabilitazione non riescono comunque a recuperare i propri ruoli sociali e ad integrarsi nuovamente nella comunità in quanto trovano un contesto di accoglienza (famiglia, scuola, azienda, famiglia, vicinato,….) legato a pregiudizi, luoghi comuni, stereotipi.
Ancora oggi il “malato di mente” è rappresentato incredibilmente come una persona che, vivendo un profondo disagio, non ha in sé le risorse necessarie per superarlo e ritornare a vivere. Gli viene dunque negata la condizione di soggetto di diritto. Inoltre in questo ultimo periodo stanno, sempre di più, emergendo situazioni legate alla grave marginalità sociale, in particolare sta aumentando il numero di persone senza fissa dimora che manifestano un disagio esistenziale spesso accompagnato da disturbi psichiatrici, il cui trattamento risulta indispensabile per la definizione di progetti individualizzati di presa in carico; nel contempo presentano difficoltà nell’accesso ai servizi di salute mentale, limitando la possibilità di proporre adeguati interventi terapeutico-riabilitativi.
Da qui nasce la necessità di realizzare il progetto “Sguardi di relazione”, nel territorio dell’Azienda ULSS n. 16 di Padova, per sostenere e potenziare le attività dei servizi diurni e residenziali come risposta alle criticità del disagio adulto legate allo stigma concernente la malattia psichiatrica ed alle necessità legate al reinserimento sociale del malato, in vista della restituzione allo stesso del diritto di cittadinanza e di tutte quelle relazioni essenziali al suo benessere e alla sua salute e dunque al miglioramento della sua qualità di vita.
E’ con queste finalità che il progetto Sguardi di Relazione intende sostenere le strutture semiresidenziali e residenziali gestiti dalle Cooperative aderenti al progetto stesso.
Nello specifico le sedi coinvolte nell’attuazione del progetto sono:
N. | Denominazione Sede di attuazione del progetto e Servizi | Volontari assegnati | Referente | Sito |
1 | Il Girasole Soc. Coop. Soc (Comunità alloggio) Via Friuli, 1/A – 35030 Selvazzano Dentro (PD) |
1 | Manuel Chinello | www.girasoleselvazzano.it |
2 | Il Portico Soc. Coop. Soc. (Comunità Terapeutica La Meridiana) Via Del Bigolo, 46 – 35134 Padova |
1 | Giulia Bon | www.gruppopolis.it |
3 | Il Portico Soc. Coop. Soc. (Comunità Alloggio Abitare il Tempo) Via Del Bigolo, 100 – 35133 Padova |
1 | Orietta Zanon | www.gruppopolis.it |
4 | Gruppo R Soc. Coop. Soc. (La Bussola – Centro Diurno per persone senza dimora) Via T. Minio, 19 – 35134 Padova |
1 | Annarita Corrado | www.gruppopolis.it |
5 | Polis Nova Soc. Coop. Soc. (Centro Riabilitativo Diurno – Psichiatria) Via Pontevigodarzere, 50 – 35134 Padova |
1 | Andrea Lago | www.gruppopolis.it |
TOTALE VOLONTARI | 5 |
Titolo del progetto: Educhiamo alla natura
Ambito/Settore di intervento: E10 – EDUCAZIONE E PROMOZIONE CULTURALE; INTERVENTI DI ANIMAZIONE NEL TERRITORIO
Sintesi del progetto
Il progetto EduchiAmo alla natura ruota intorno alla natura e all’ambiente come risorsa e ricchezza per l’uomo. Il territorio va considerato come qualcosa di più di un’area geografica, ovvero è l’insieme dell’ambiente e delle persone che ci vivono, delle loro attività, adattate alle caratteristiche proprie del luogo, è il risultato di un’interazione che oggi più che mai è importante andare a stimolare e mantenere. Il progetto si basa proprio sulla stretta relazione tra uomo e ambiente naturale, andando a coinvolgere entrambe le direzioni di questo rapporto. I minori oggi stanno sempre più perdendo il contatto con la Natura, il gioco in essa e la scoperta, autonoma o accompagnati dagli adulti, del loro territorio.
I ritmi di vita degli adulti – dei genitori – la difficile congiuntura economica del momento, l’organizzazione delle città e della società in generale, sono fattori che portano i minori a spendere una parte molto significativa del loro tempo nelle loro abitazioni, spesso soli, ancor più spesso davanti alla televisione o a video-giochi.
Insieme al contatto con la Natura, va perdendosi anche la capacità di intraprendere relazioni, di stringere legami spontanei con gli altri minori coetanei e non. Il tempo dei più piccoli è tutto strutturato e organizzato e nel tempo libero si trovano, appunto, spesso soli. Viene a mancare lo stimolo alla socializzazione che viene dal confronto spontaneo con i pari, che nel passato in molte occasioni avveniva proprio in contesti più o meno naturali, come i giardini, i parchi pubblici, la campagna. Ecco quindi che i legami, con la Natura e con le persone, sono dimensioni che si incrociano e che sono oggi fortemente indebolite nel contesto in cui viviamo.
Il progetto punta quindi a sviluppare la creazione e interventi di animazione nel territorio, rivolti principalmente ai minori, che puntano a stimolare una cultura di rispetto verso l’ambiente in generale e di una sana socialità, basata sulle relazioni interpersonali e su una equilibrata relazione con la natura. L’ambiente naturale costituisce uno stimolo molto significativo per far vivere a bambini e ragazzi la dimensione del gruppo, in cui si esercita il rispetto delle regole alla base della convivenza e il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente
Nello specifico la sede coinvolta nell’attuazione del progetto è:
N. | Denominazione Sede di attuazione del progetto e Servizi | Volontari assegnati | Referente | Sito |
1 | COOP. SOC.TERRA DI MEZZO Centro di educazione naturalistica Casa Marina) Via Sottovenda, 3 – 35030 Galzignano Terme (PD) |
2 | Francesco Loreggian | www.coopterradimezzo.com |
TOTALE VOLONTARI | 2 |
Titolo del progetto: Centro anch’io
Ambito/Settore di intervento: A02 – ASSISTENZA MINORI
Sintesi del progetto
L’area d’intervento del progetto si riferisce all’assistenza di bambini e adolescenti (dai 10 ai 18 anni) che per ragioni legate alla multiproblematicità della loro condizione familiare vivono fuori dal contesto familiare in strutture di accoglienza residenziali e/o diurne. Il contesto territoriale è quello della Azienda ULSS n.15 Alta Padovana (PD), Azienda ULSS n.6 Vicenza Est (VI), Azienda ULSS n.3 Bassano del Grappa (VI), Azienda ULSS n.8 Asolo (TV).
Il progetto Centro Anch’io mira a lavorare due livelli:
– sui minori allontanati dalle famiglie d’origine: garantendo processi di accoglienza in grado di creare relazioni che possano far crescere le persone che le vivono, un contesto di vita in grado di preservare la normalità della quotidianità, dando ai ragazzi le stesse opportunità dei loro coetanei, sostenendo le famiglie d’origine per permettere, ove possibile, il rientro dei figli a casa;
– sulla comunità locale: per sviluppare un contesto comunitario solidale e accogliente in grado di accettare la diversità di questi ragazzi ma soprattutto in grado di integrarli e sostenerli in un momento già particolarmente difficile della loro vita, per sviluppare azioni di prevenzione primaria finalizzate a favorire l’integrazione scolastica e sociale dei bambini stranieri e dei ragazzi che vivono situazioni di disagio.
Il contesto territoriale di riferimento (A. Ulss n. 15, n. 3, n. 8 e n. 6 Vicenza est) è caratterizzato da un aumento di allontanamenti dalla famiglia d’origine. Dal 2009 al 2011 si registra un aumento di 32 unità pari ad un aumento percentuale del 7,8%. Questo dato conferma come i fattori di rischio (separazioni, disoccupazione, difficoltà di integrazione, assenza di reti sociali) contribuiscono alla fragilità della famiglia e evidenzia il bisogno di servizi in grado di favorire la crescita dei minori attraverso forme “familiari di accudimento”.
Inoltre, l’aumento consistente della presenza di bambini e ragazzi stranieri accolti nelle comunità residenziali evidenziano la necessità di servizi flessibili, in grado di attuare percorsi educativi che tengano conto della peculiarità dei minori stranieri.
La realizzazione del progetto Centro Anch’io, interviene in modo mirato e diretto sulla qualità della vita dei minori inseriti nella comunità educativa residenziale Sichem e nella comunità educativa diurna Samuele producendo dei cambiamenti a livello personale e sociale. Infatti i minori destinatari grazie a una serie di attività socio-educative potranno incrementare la loro autostima ed essere sostenuti nella costruzione dell’identità personale attraverso percorsi individualizzati che tengano conto dell’età, del genere e della nazionalità per poter diventare adulti sereni e integrati nella società.
Sono destinatari del progetto anche le famiglie dei minori inseriti nella Comunità educativa diurna Samuele e nella Comunità educativa residenziale Sichem in quanto, grazie alle attività loro proposte, hanno la possibilità di sentirsi sostenute e supportate nell’educazione quotidiana dei propri figli al fine di incrementare le loro competenze educative e creare un contesto familiare idoneo al rientro del minore in famiglia.
Il progetto Centro Anch’io si pone anche lo scopo di promuovere una cultura della solidarietà e dell’integrazione degli stranieri all’interno del tessuto sociale e di prevenire condizioni di disagio dei minori stranieri, prevenendo così l’aumento degli inserimenti nei servizi diurni e residenziali.
Nello specifico le sedi coinvolte nell’attuazione del progetto sono:
N. | Denominazione Sede di attuazione del progetto e Servizi | Volontari assegnati | Referente | Sito |
1 | CAROVANA Soc. Coop. Sociale (Comunità Samuele) Via Roma, 255 – 35015 Galliera Veneta (PD) |
1 | Diana Chervatin | www.cooperativasocialecarovana.it |
2 | CAROVANA Soc. Coop. Sociale (Comunità Sichem) Via Monte Pelmo, 3/A – 35018 S.Martino di Lupari (PD) |
1 | Flavio Benetton | www.cooperativasocialecarovana.it |
TOTALE VOLONTARI | 2 |